Il Real Podgora torna a lavoro

Davide Paccassoni
19 giu 2014
Tempo di lettura: 2 min

Fresca di promozione il Real Podgora torna subito a lavoro, c'è poco tempo da perdere e molte sono i tasselli da sistemare per la stagione 2014/15. La società è a lavoro ormai da giorni, dal giorno successivo alla vittoria della finale provinciale e da quel giorno ad oggi sono successo molte cose e tra questa il Real Podgora avrà la certezza di affrontare nel proprio girone di C2 quell'Atletico Gaeta che in finale di coppa provinciale ha battuto lo Sporting Giovani Risorse, passando così di diritto nelle categoria superiore. Per quanto concerne la fase mercato sono certe le partenze di Giuseppe Cesaro, che dopo tre lunghissime stagioni con la maglia del Real Podgora, tornerà a vestire la maglia della sua ex squadra e cioè il Real Latina di Massimo Ripanti, Fabrizio Manocchio e Devis Rubeca non saranno riconfermati mentre ancora da valutare le situazioni di Cristian Perin ed Emanuele Favero. Molti saranno i riconfermati in questa squadra che ha fatto bene nelle passata stagione e ad essi verranno integrati almeno 3 o 4 giocatori di livello, giocatori che unendosi a questo gruppo già competitivo potranno aumentare lo spesso qualitativo e di esperienza, che farà di questa squadra, seppur una neo-promossa, non certo una squadra materasso, anzi lo staff societario e tecnico stà facendo di tutto per allestire una squadra ed un gruppo fin da subito molto competitivo. Per ora sono tre i giocatori che orbinato nell'interesse della società, si parla di un portiere giovane di lega e due uomini di movimento, manca ancora un quarto "nome" di mercato probabilmente nel ruolo di ultimo per sostituire temporaneamente Rango alle prese con la riabilitazione dopo la rottura del tendinde d'achille. Intato non possiamo non ringraziare tutti quelli che hanno contribuito a rendere fantastica una stagione indimneticabile, dal primo all'ultimo giocatore, da quello che non ha avuto lo stesso minutaggio del compagno sempre presente, dal direttore sportivo e generale che con umiltà e passione non hanno fatto mai mancare un pallone, una casacca, un nastro o un consiglio ad ognuno di noi, all'allenatore e allenatori dei portieri, alle persone che sono sempre state presenti al campo a seguire passo dopo passo le nostre gioie e dolori fino ad arrivare agli sponsor che hanno reso possibile tutto ciò: